Cookie Consent by Free Privacy Policy website Opel Combo, l’evoluzione del commerciale polivalente
luglio 15, 2021 - Opel

Opel Combo, l’evoluzione del commerciale polivalente

  • 35 anni di derivati commerciali Opel
  • Da versione di #opel Kadett a modello a sé stante
  • Cinque generazioni di #opel Combo
  • Premiato come “Van of the Year 2019” 

Milano. All’inizio degli Anni ’80, cessata la produzione degli autocarri Blitz, #opel decise di rientrare nel mercato dei derivati commerciali e sulla base della #opel Kadett-D Station Wagon realizzò una versione Van pensata per i servizi di assistenza tecnica e per la consegna delle merci in ambito urbano.

Un ulteriore passo avanti in questa direzione fu compiuto quando, con l’introduzione della quinta generazione di #opel Kadett, alla furgonetta fu affiancata la versione #combo, riconoscibile per il caratteristico il tetto rialzato di circa 25 cm in corrispondenza del vano di carico e per il portellone posteriore a doppio battente. Introdotta in Italia nel novembre 1985, questa prima edizione di #opel #combo aveva un vano di carico di 2,3 m3, una portata di 600 kg, un motore Diesel di 1,6 litri da 54 CV (40 kW) ed una parete divisoria dietro i sedili che dimostrava come la sicurezza fosse già una priorità per questa prima edizione di #combo. La divisione tra i sedili e il vano di carico poteva anche essere costituita in opzione da una rete o una porticina in modo da aumentare la lunghezza del piano di carico fino al parabrezza.

Opel #combo: un modello a sé stante

Con la seconda generazione esposta in anteprima al Salone di Francoforte del settembre 1993 e commercializzata il mese seguente in Italia, #opel #combo cessò di essere una semplice versione di Kadett e divenne un modello a sé stante. Disponibile con due motori a benzina di 1,4 e di 1,6 litri e con un 1.700 Diesel, l’Opel Combo-B era realizzato sul pianale della seconda generazione di #opel Corsa (presentata pochi mesi prima) e sviluppava il tema del tetto rialzato in corrispondenza del vano di carico con un originale "roof box" di colore nero posto sopra la cabina di guida. Oltre a migliorare il coefficiente di penetrazione aerodinamica (Cx), questa soluzione consentiva da un lato di attenuare la separazione tra la parte anteriore di derivazione automobilistica e quella posteriore destinata al carico delle merci e dall’altro di trasportare oggetti lunghi o di stivare al suo interno ulteriori merci, materiali ed attrezzi particolati. Con una capacità di carico complessiva è di 3.130 litri #opel Combo-B era uno dei veicoli più spaziosi della sua categoria. Più di 270.000 esemplari venduti in otto anni sono il metro di misura del successo commerciale della seconda generazione di #opel #combo.

Anche per le famiglie

A fine Estate 2001 arrivò la terza generazione di #opel #combo, realizzata sulla base della terza generazione di #opel Corsa ed ottenibile con tre economici motori di potenza compresa tra 65 CV (48 kW) ad 87 CV (64 kW). Oltre che nella classica versione Cargo a 2 posti per trasporto merci, era disponibile anche in quella versione Tour, un pratico multispazio 5 posti concepito per le famiglie ed il tempo libero, dotato di pratiche reti di stivaggio, tasche nelle porte e funzioni come i portabicchieri integrati. Partendo proprio dalla versione Tour, nel 2002, #opel sviluppò addirittura un prototipo sportivo per gli amanti delle competizioni equipaggiato con il motore della sportivissima Corsa GSi: l’Opel #combo Eau Rouge il cui nome si riferiva alla famosa serie di curve del circuito belga di Spa-Francorchamps.

Doppia possibilità di scelta

Dal 2012 con la commercializzazione della quarta generazione di #opel #combo i clienti poterono scegliere per la prima volta veicoli di due lunghezze diverse. Il nuovo #opel Combo-D era infatti disponibile in versione 5 posti a passo corto o lungo, con tetto normale e tetto alto, porte scorrevoli di serie e portellone oppure due porte posteriori a battente. Caratterizzato da un corpo vettura molto più grande di quello delle tre precedenti versioni, era in grado di offrire più spazio per merci o passeggeri (a seconda della versione). La quarta generazione era disponibile con un 1.400 a benzina da 95 CV, un 1.400 turbo da 120 CV e con alimentazione bi-fuel metano-benzina, un 1.300 da 90 CV, un 1.600 da 90 CV e da 105 CV, il 2.000 CDTI da 135 CV.

International Van of the Year 2019

Nell'estate del 2018 è stata introdotta l’attuale quinta generazione di #opel #combo. Disponibile nelle versioni a passo normale o a passo lungo, le lunghezze erano rispettivamente 4,4 e 4,7 metri. La versione Cargo caratterizzata da una capacità di carico di 4,4 m3 si è aggiudicato il premio International Van of the Year 2019, mentre il gemello #opel #combo Life (disponibile nelle versioni a 5 e 7 posti) è stato votato Best Buy Car of Europe 2019 dalla giuria internazionale di #auto Best.

Grazie al nuovo approccio seguito durante lo sviluppo, la nuova generazione di #opel #combo offre oggi un numero di tecnologie innovative e sistemi di assistenza alla guida senza eguali nel segmento, sia nella versione per il trasporto di passeggeri sia nel veicolo commerciale. A differenza di quanto avviene di solito, #opel #combo è stato sviluppato dall’inizio in base agli standard seguiti per le autovetture e non come un veicolo commerciale al quale sono state aggiunte altre funzioni solo in un secondo tempo per rivolgersi anche alle famiglie. Per questo motivo la quinta generazione di #opel #combo viene offerta con il livello di tecnologie e di comfort di gran lunga più elevato nel segmento.

Numerosi sistemi di assistenza alla guida e di sicurezza, che vanno dal Cruise Control Adattivo all’allerta incidente con frenata automatica di emergenza e rilevamento pedoni, dal sistema per la prevenzione dei colpi di sonno all’allerta angolo cieco o all’Head Up Display aumentano la sicurezza di tutta la famiglia su #opel #combo Life e di tutti i lavoratori su #opel #combo Cargo. Il sistema adattivo di controllo della trazione IntelliGrip con 5 modalità permette a #opel #combo Cargo di migliorare la trazione al di fuori delle strade asfaltate e, per esempio, di accedere facilmente ai cantieri caratterizzati da fondi stradali fangosi, sabbiosi o perfino innevati.